SPECIE MARINE IN PERICOLO DI ESTINZIONE IN CILE
Da:: Chile Travel - 27 Agosto, 2021

Attenzione viaggiatori! Vi presentiamo tre specie marine in pericolo di estinzione in Cile. Prima di gustare un delizioso piatto di locos, piure de Antofagasta o grancevola patagonica, vi raccontiamo la battaglia che stanno combattendo per la loro sopravvivenza.
Grancevola della Patagonia su una roccia
Foto: [@centollas_de_magallanes]
Il nostro paese confina, in tutta la sua lunghezza, con 4.700 km di costa se misuriamo in linea retta da Arica nel nord a Puerto Williams nel sud del Cile, rendendo questo territorio un luogo estremamente ricco di diversità di flora e fauna marina.
Costa di Coi Coi Beach, Temuco
Foto: [@temucodesdearriba]
Purtroppo, questa ricchezza marina viene sovrasfruttata per il consumo umano. Inoltre, insieme al cambiamento climatico e all’inquinamento, decine di specie sono minacciate e si trovano sull’orlo dell’estinzione.
Stella di mare, un’altra specie marina in pericolo di estinzione
Foto: [@centro.ideal]
È tempo di connetterci con la cura della flora e della fauna costiera, quindi vi invitiamo, al momento di godere dei loro deliziosi sapori, a conoscere la delicata situazione di tre specie marine in pericolo di estinzione in Cile, che sono tra le più desiderate.
Concholepas concholepas, il mollusco meglio conosciuto come il “Loco cileno”
Concholepas concholepas, “Loco” marino del Cile
Foto: [@biologia_ls]
Chi non ha mai assaggiato questi squisiti molluschi con maionese o salsa verde, preparati come carpaccio o zuppe? Benedetti “locos”! Esistono da seimila anni, ma la loro estrazione indiscriminata ha fatto sì che oggi siano in pericolo di estinzione.
Tre locos serviti su un piatto con pomodoro e salsa verde
Foto: [@Iromon]
Questo mollusco esclusivo si trova solo sulle coste del Cile e in alcune zone del Perù, poiché il Loco è distribuito dal nord di Callao allo stretto di Magellano. Vive in fondali rocciosi, dalla zona intertidale fino a 50 metri di profondità.
È una “lumaca carnivora” che si nutre di cozze, piure e picorocos, tra altre specie; un processo che esegue solo di notte, per evitare i predatori come il leone marino o il chungungo.
Tre locos serviti
Foto: [@sergio_marras_vega]
Questo mollusco è una preziosa risorsa marina che fa parte delle radici gastronomiche del Cile, da qui l’interesse nazionale nel recuperarlo e preservarlo, stabilendo piani e politiche di gestione per ripopolare la specie.
Una di queste politiche è il divieto di raccolta del loco per controllare l’eccessiva estrazione, una misura che è stata applicata nel 2012 ed è stata rinnovata per altri 5 anni nel 2018, quindi fino al 2022 rimarrà in questo stato.
Il regolamento dice che può essere estratto esclusivamente nelle zone di gestione controllata che le autorità di pesca hanno dato ai pescatori artigianali e alle comunità indigene per la sua estrazione, chiamate “parcelle marine”, il che permette che si possa ancora gustare sulle tavole cilene.
Per essere raccolto deve avere almeno 10 centimetri, cioè devono passare 4 anni dalla sua nascita, in questo modo si rispetta il suo processo di riproduzione e sussistenza per mantenere un equilibrio nella biodiversità marina.
Piures al largo della costa del Cile
Foto:[@oceanniebla]
Piure Antofagastino, un turista che è diventato un locale
La seconda specie marina in pericolo di estinzione in Cile abita esclusivamente le coste del nostro paese, e in particolare nella città di Antofagasta.
È il Piure di Antofagasta, una carne deliziosa famosa per la sua alta concentrazione di iodio e per essere un frutto di mare afrodisiaco per eccellenza. Come i coralli, è raggruppato in strutture che servono da habitat per molte altre specie, come il polpo o il loco.
Incredibilmente, la sua origine non è cilena, ma è arrivato dall’Australia circa cento anni fa, ma gli studi hanno rivelato che la sua colonizzazione nella costa settentrionale ha avuto cosí tanto successo e beneficio che è considerato come un Antofagastino in più.
Quando non c’erano spiagge artificiali in questa città, il rapporto dei suoi abitanti con la costa rocciosa era molto più stretto. Si potevano osservare estesi letti di piure, che davano alla zona una particolarità molto speciale, unica nel paese e praticamente nel mondo.
La Portada d’Antofagasta, Cile settentrionale
Foto: [@magdalena. pizarroc]
Con l’alterazione del paesaggio e della sua biodiversità, l’estensione della fascia del Piure si è ridotta dal 60% al 90% e in alcuni luoghi è semplicemente scomparsa. Triste, vero?
Inoltre, dal punto di vista della pesca, non rappresenta un’attività economicamente redditizia, quindi non ha nessun periodo di chiusura, nessuna taglia minima di estrazione o qualsiasi altro tipo di misura di gestione della pesca. Questa specie è totalmente indifesa!
Cerca un’altra foto perché non sembra che questa persona abbia una gestione responsabile della pesca della grancevola.
L’esclusiva e deliziosa grancevola della Patagonia
La nostra ultima destinazione è nel sud, sede di un’altra specie marina in pericolo in Cile, la grancevola patagonica.
L’avete già provato? Questo ambito crostaceo regna nelle fredde acque marine che vanno da Valdivia a Capo Horn e si muove su fondi sabbiosi e rocciosi, raggiungendo profondità vicine ai 600 metri. Si nutre di invertebrati del fondo marino, dove di solito c’è abbondante vegetazione.
Su 10.000 uova deposte dalle femmine di grancevola, solo il 10% sopravvive, e le loro dimensioni di solito non superano i 60 centimetri.
Essendo un crostaceo di grande valore gastronomico per il gusto della sua carne, è molto appezzato da vari mercati. Per questo la sua estrazione è mantenuta con accesso limitato, sotto un regolamento rigoroso che proibisce indefinitamente la pesca delle femmine e un divieto biologico nella regione di Magallanes tra dicembre e gennaio.
Grancevola servito su un piatto
Foto: [@comer. consalut].
Per darvi un’idea del business di questa specie, il Cile esporta solo negli Stati Uniti 16 tonnellate all’anno di grancevola patagonica congelata. Tuttavia, circa sei mila esemplari vengono catturati ogni anno tra il nostro paese e l’Argentina, anche se questa cifra ha fortunatamente iniziato a diminuire.
Dipende da noi che queste specie marine in pericolo in Cile possano sopravvivere. Vi invitiamo a far parte della comunità di viaggiatori consapevoli e rispettosi dell’ambiente, e a collaborare per stabilire l’equilibrio naturale del pianeta.